“Il cambiamento ha bisogno di tutti. Quanti siamo questa sera?! Perché siamo qui? Per un rito o perché crediamo che nella morte del Signore ci sia il seme di un nuovo inizio, di un tempo nuovo. Questo tempo nuovo necessita di tutti noi, dell’impegno di ognuno di noi”. Così l’arcivescovo di Foggia-Bovino, mons. Giorgio Ferretti, nel suo messaggio al termine della Via Crucis cittadina. “La pace ha il suo prezzo: quanti martiri hanno pagato con la vita la lotta contro il male. Si sono ribellati alla logica della guerra, della violenza. Oggi facciamo memoria di mons. Romero, il vescovo di San Salvador, in America Centrale, che venne ucciso perché difendeva i poveri contadini dallo sfruttamento dei ricchi proprietari terrieri. Ed anche, ricorre quest’anno il trentesimo anniversario dell’assassinio di don Pino Puglisi. A Palermo sottraeva i giovani alla mafia”, ha ricordato. Quindi, la riflessione ha richiamato alla memoria collettiva altri martiri, anche nella società civile: Francesco Marcone, Giovanni Panunzio e altri. “I martiri hanno detto ‘no’! Lo hanno fatto pagando con la vita il messaggio cristiano di pace, di non violenza – ha osservato -. I martiri si sono schierati contro il male, conoscendone i rischi. Non sono eroi, sono cristiani che non hanno accettato il male e il malaffare come legge che governa il mondo. E noi? Da che parte stiamo? Oppure crediamo che non sia affar nostro, ci nascondiamo in una neutralità. Pensiamo sia possibile farci gli affari nostri in un mondo che si autocondanna nella violenza e nell’egoismo”.