L’augurio di Pasqua di questo anno “ha il sapore della parola Pace. Siamo in guerra, dentro alla ‘terza guerra mondiale a pezzi’, in Ucraina, in Terra Santa, in Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo, in Myanmar, nel Libano e in tante altre parti del mondo. E nonostante questo noi continuiamo ad augurare: Buona Pasqua. Perché il primo a farlo è stato Lui, il Risorto: ‘Pace a voi’”. Così mons. Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, scrive nel suo Messaggio di Pasqua diffuso oggi. Augurare buona Pasqua, per il vescovo, significa “sapere con certezza che chi si offre e si dona a Dio per amore, sicuramente sarà fecondo. Tale fecondità molte volte è invisibile, inafferrabile, non può essere contabilizzata. Uno è ben consapevole che non va perduta nessuna delle sue opere svolte con amore, non va perduta nessuna delle sue sincere preoccupazioni per gli altri, non va perduto nessun atto d’amore per Dio, non va perduta nessuna generosa fatica, non va perduta nessuna dolorosa pazienza”. A volte, continua mons. Regattieri, “ci sembra di non aver ottenuto con i nostri sforzi alcun risultato, ma la missione sfugge ad ogni misura. Noi ci spendiamo con dedizione ma senza pretendere di vedere risultati appariscenti. Sappiamo – conclude – soltanto che il dono di noi stessi è necessario. Impariamo a riposare nella tenerezza delle braccia del Padre in mezzo alla nostra dedizione creativa e generosa”