“In questo tempo violento e impazzito, in cui tutti stiamo sprofondando in un cerchio infernale da cui non riusciamo ad uscire (pensiamo alla spirale di vendette e di atrocità delle guerre in corso), la Pasqua ci apre uno squarcio di luce, di cui abbiamo un estremo bisogno”. Così scrive il vescovo di Adria-Rovigo, mons. Pierantonio Pavanello, nel suo Messaggio per la Pasqua diffuso ieri. “Siamo schiacciati da una cappa buia che avvolge il mondo intero e che ci spinge al pessimismo e alla rassegnazione. Significativa – rimarca il presule – è l’assuefazione alla guerra come via per la soluzione dei conflitti: dopo due anni di guerra in Ucraina, dopo sei mesi di guerra in Palestina ci stiamo abituando all’idea che l’unico rimedio alla violenza è una violenza ancora più forte. L’unico problema sembra sia quello di incrementare la disponibilità di armamenti. Senza che nessuno reagisca, si intensifica la corsa a procurarsi più armi e sempre più sofisticate”. Davanti a tutto ciò, prosegue mons. Pavanello, “si dimentica la verità elementare per la quale l’unica vittoria possibile è quella di fare la pace. In questa situazione per pensare ad un mondo diverso occorre veramente ‘sperare contro ogni speranza’: è quello che hanno fatto tutti i grandi credenti a partire da Abramo ed è quello che anche noi possiamo fare se sapremo accogliere l’annuncio pasquale: Cristo è risorto! È veramente risorto”.