Papa Francesco: undicesima stazione, “fa’ che ti riconosca nei bimbi non nati e abbandonati, nei troppi anziani scartati, nei detenuti, nei popoli sfruttati e dimenticati”

“Fa’ che ti riconosca e ti ami nei bimbi non nati e in quelli abbandonati, in tanti giovani, in attesa di chi ascolti il loro grido di dolore, nei troppi anziani scartati, nei detenuti e in chi è solo, nei popoli più sfruttati e dimenticati”. Si conclude con questa preghiera la meditazione sull’undicesima stazione della  Via Crucis, dove Gesù grida a Dio il suo abbandono.  “Al culmine della Passione avverti la distanza dal Padre e nemmeno più lo chiami Padre, come sempre, ma Dio, quasi a non riuscire più a identificarne il volto”, scrive il Papa su una delle tappe del rito che presiederà stasera al Colosseo: ” Perché questo? Per immergerti fino in fondo nell’abisso del nostro dolore. Lo hai fatto per me, affinché io, quando vedo solo buio, quando sperimento il crollo delle certezze e il naufragio del vivere, non mi senta più solo, ma creda che tu sei lì con me: tu, Dio della comunione che provi l’abbandono per non lasciarmi più ostaggio della solitudine. Quando hai gridato il tuo perché, lo hai fatto con un Salmo: così hai messo in preghiera persino la desolazione più estrema. Ecco cosa fare nelle tempeste della vita: anziché tacere e tenere dentro, gridare a te. Nel grido di tante persone sole ed escluse, oppresse e abbandonate, rivedo te, mio Dio: fa’ che ti riconosca e ti ami”.

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