“Aiutaci a riconoscere la grandezza delle donne, loro che a Pasqua sono state fedeli e vicine a te, ma che ancora oggi vengono scartate, subendo oltraggi e violenze”. E’ l’appello del Papa, nella meditazione sull’ottava stazione della Via Crucis in programma stasera al Colosseo. “Gesù, chi ti segue fino alla fine lungo la via della croce?”, si chiede Francesco: “Non i potenti, che ti aspettano sul Calvario, non gli spettatori che stanno lontano, ma le persone semplici, grandi ai tuoi occhi e piccole a quelli del mondo. Sono le donne, a cui hai dato speranza: non hanno voce ma si fanno sentire”. “Gesù, le donne che incontri si battono il petto e fanno lamenti su di te”, commenta il Papa: “Non si piangono addosso, ma piangono per te, piangono sul male e sul peccato del mondo. La loro preghiera fatta di lacrime arriva al tuo cuore. E la mia preghiera sa piangere? Mi commuovo davanti a te, crocifisso per me, davanti al tuo amore mite e ferito? Piango le mie falsità e la mia incostanza?”. “Di fronte alle tragedie del mondo il mio cuore è di ghiaccio o si scioglie?”, si chiede ancora Francesco: “Come reagisco alla follia della guerra, a volti di bimbi che non sanno più sorridere, a madri che li vedono denutriti e affamati e non hanno più lacrime da versare?. Tu, Gesù, hai pianto su Gerusalemme, hai pianto sulla durezza del nostro cuore. Scuotimi dentro, dammi la grazia di piangere pregando e di pregare piangendo”. Infine la preghiera: “Gesù, sciogli il mio cuore indurito. Tu che conosci i segreti del cuore Gesù, sciogli il mio cuore indurito. Tu che ti rattristi davanti alla durezza degli animi Gesù, sciogli il mio cuore indurito. Tu che ami i cuori umili e contriti Gesù, sciogli il mio cuore indurito. Tu che hai asciugato col perdono le lacrime di Pietro Gesù, sciogli il mio cuore indurito. Tu che trasformi il pianto in canto Gesù, sciogli il mio cuore indurito”.