“Cari ragazzi e care ragazze se è vero che siete caduti nella trappola delle dipendenze e siete chiamati a capire anche le ragioni che vi hanno portato a fare questa terribile esperienza, è anche vero che non dovete sentirvi giudicati o etichettati”. È quanto ha affermato mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano All’Jonio, nel corso dell’omelia tenuta presso la comunità terapeutica “Il Mandorlo” di Lauropoli, in occasione della messa in Coena Domini. “Nessuno può erigersi a giudice della vostra vita. Il futuro vi aspetta, recuperati e autentici, per non cadere nuovamente nella sudditanza delle dipendenze. Apritevi con fiducia e speranza al futuro. Le vostre mogli e i vostri figli, mi rivolgo a chi ha già fatto questa scelta di vita, vi aspettano con gioia”. Da parte del presule l’impegno a pregare “con i preti, i diaconi e i religiosi con tutta la Chiesa locale per voi e con voi. Per usare un linguaggio sportivo, tifiamo con passione per la vostra liberazione completa. Io mi fido di voi – ha concluso-, dovete farcela. Siate liberi, scegliete il bene, costruite un progetto di vita. Io non vi giudichero mai, avete il diritto di rifarvi una vita. Siete delle persone, siete uomini come me. La vita vi aspetta, la società vi aspetta. Vi auguro di poter dire, nonostante tutto: la vita è bella”.