I vescovi della Conferenza episcopale toscana (Cet) si sono riuniti lunedì 25 marzo all’eremo di Lecceto (Malmantile, Firenze), per la loro assemblea. Lo riferisce un comunicato appena diffuso.
“In questo tempo di incertezze, segnato dall’odio e dalla guerra, i vescovi hanno rivolto prima di tutto il loro augurio perché la Pasqua ormai imminente illumini il mondo con la luce di Cristo risorto e porti un messaggio di pace e di speranza per l’umanità divisa e ferita – si legge nel documento –. A tutte le comunità cristiane è rivolto l’invito a perseverare nella preghiera per la pace, come richiesto con insistenza da Papa Francesco, e a sostenere anche con le offerte le comunità cristiane di Terra Santa”.
I vescovi si sono confrontati dopo la Visita ad Limina Petri di febbraio; hanno espresso gratitudine per gli incontri con il Santo Padre e con i Dicasteri della Santa Sede e hanno fatto il punto sulle sollecitazioni ricevute. In apertura di riunione, sono stati analizzati i temi al centro dell’ultimo incontro del Consiglio episcopale permanente della Cei. In particolare il cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, che vede anche le diocesi toscane impegnate nell’affrontare il lavoro di discernimento richiesto in questa fase sapienziale, secondo il cronoprogramma che prevede le due assemblee sinodali che si svolgeranno il prossimo novembre e a primavera del 2025. I presuli hanno anche accolto gli spunti offerti alla Cei dall’indagine su giovani e fede curata dall’Istituto Toniolo, che pur nelle difficoltà di comunicazione con il mondo giovanile lascia intendere un’ampia possibilità di interlocuzione e hanno convenuto che la strada da seguire è quella di una relazione personale aperta e sincera, consapevoli che ci sono sul territorio tante esperienze positive da valorizzare, che danno fiducia per il futuro. La Cet ha inoltre accolto con favore il mandato affidato alla Caritas Italiana di studiare un progetto di microcredito sociale da realizzare in occasione del Giubileo. Le Chiese toscane sono pronte a fare la loro parte per costruire una rete che consenta di sostenere quanti hanno difficoltà ad accedere al credito ordinario, con un accompagnamento delle persone e delle famiglie. I vescovi toscani hanno ricevuto il presidente della Caritas italiana mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo metropolita di Gorizia, e il direttore don Marco Pagniello. È stato ribadito il profilo pastorale e formativo della Caritas, rispetto ad altre realtà associative, con una funzione di promozione della carità nell’intera comunità cristiana. I vescovi hanno anche riflettuto sul necessario rapporto con la società civile e con gli enti locali, e sulla formazione degli operatori.
È stato presentato ai vescovi il progetto di legge regionale sugli oratori, che vede la collaborazione tra Regione Toscana e Conferenza episcopale toscana; i vescovi hanno approvato il regolamento per la costituzione di un Coordinamento regionale degli oratori toscani.