Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 27 marzo, il vescovo di Como, card. Oscar Cantoni, ha guidato la Via Crucis celebrata nel salone polifunzionale della casa circondariale del Bassone di Como.
Ad accogliere il cardinale c’erano il cappellano del carcere, padre Zeno Carcereri, con la comandante Maria Cristina Cobetto Ghiggia – a nome anche del direttore del carcere Fabrizio Rinaldi – insieme al personale di Polizia penitenziaria, agli educatori, agli operatori e ai volontari.
I testi delle meditazioni sono stati il frutto di un lavoro corale, che ha coinvolto i giovani del Seminario vescovile di Como (presenti anche loro alla celebrazione della Via Crucis), i detenuti, i volontari e il cappellano.
“Questo nostro momento di preghiera – ha detto il card. Cantoni – è come una mano tesa verso ciascuno di voi, affinché apriate il vostro cuore per lasciarvi salvare da Gesù che è venuto a donarci la pienezza della vita”. “È la misericordia il dono più grande che possiamo chiedere – è stata la raccomandazione del vescovo –. Il mistero della Pasqua significa saper vedere la salvezza che ci viene donata: è attraverso questo gesto del Figlio che scopriamo l’amore infinito di Dio Padre per noi… Un Padre di cui Gesù è viva immagine”.
È stato un momento intenso e partecipato. Nelle riflessioni sono stati toccati tanti temi: il dolore e la consapevolezza del male fatto, l’angoscia per le persone care, il desiderio di perdono e riscatto.