Firmato l’accordo quadro di collaborazione triennale tra Università Campus Bio-Medico di Roma (Ucnm), Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico (Fpucbm) e Irbm, importante centro di ricerca scientifica e farmaceutica specializzato nella “drug discovery”: scoperta di nuovi farmaci, biochimica e biologia molecolare in settori come quello oncologico, delle malattie neurodegenerative e delle malattie infettive. L’accordo quadro si svilupperà negli ambiti di ricerca e sviluppo in farmacologia, oncologia, neuroscienze, apparato locomotore, infettivologia e biofarmaceutica.
Alla firma erano presenti per Irbm la presidente e amministratore delegato Ilaria Di Lorenzo e l’amministratore delegato Matteo Liguori; il rettore Ucmb Eugenio Guglielmelli, e l’amministratore delegato e direttore generale Ucbm Andrea Rossi; per la Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico il presidente Carlo Tosti e l’amministratore delegato e direttore generale Paolo Sormani.
L’accordo quadro prevede, in particolare, possibilità di dar vita a progetti didattici e di ricerca; programmi di ricerca per lo sviluppo di nuove terapie e nuove tecnologie anche mediante l’accesso ai rispettivi laboratori; programmi di ricerca per l’avanzamento delle conoscenze scientifiche; partecipazione di personale docente-ricercatore universitario e di personale di Irbm a studi e ricerche; scambio di studenti, dottorandi, laureati, ricercatori o docenti; organizzazione congiunta di seminari, convegni o simposi scientifici e di iniziative di comune interesse; collaborazione in iniziative di diffusione della cultura scientifica.
“Questo importante accordo – ha spiegato Tosti – ha l’ambizione di triangolare collaborazioni di ricerca finalizzate allo sviluppo di farmaci innovativi. Il modello a cui l’accordo si ispira è quello di un Hub di collaborazione tra ricerca farmaceutica, Università e Centro di ricerca e cura in cui, ciascuno con le proprie competenze, possa contribuire all’identificazione di nuovi target di malattia, alla loro validazione terapeutica fino allo sviluppo di nuovi farmaci. Gli ambiti in cui si focalizzeranno le collaborazioni riguarderanno principalmente le aree terapeutiche dell’oncologia, con particolare interesse ai tumori rari inclusi quelli dell’apparato osteo-articolare, e le aree terapeutiche delle proteinopatie neurodegenerative incluse la malattia di Alzheimer, di Parkinson e della Sclerosi laterale amiotrofica”.
Per Di Lorenzo, l’accordo “sancisce l’impegno congiunto nell’unire le competenze e le risorse dell’accademia, dell’industria e della clinica per il potenziamento della ricerca traslazionale con l’obiettivo comune di accelerare la scoperta e lo sviluppo di nuove soluzione terapeutiche e di farmaci innovativi” aprendo “nuove prospettive nel trattamento di patologie complesse e nello sviluppo di nuove tecnologie nel campo dell’oncologia, delle malattie neurodegenerative e non solo”.