Settimana Santa: Fism Agrigento, ai bambini di 2 scuole raccontata la storia dell’agnello pasquale, dolce inventato dalla Suore del Collegio di Maria

L’esperienza del gemellaggio fra due scuole Fism di Agrigento, il Collegio di Maria – Children’s College di Favara e l’Happy Park di Canicattì, che sin qui ha promosso interessanti scambi di buone pratiche e la sperimentazione di metodi didattici innovativi, nei giorni scorsi ha consentito a tanti bambini la scoperta di una particolarissima tradizione ben radicata nel territorio e legata alla festa della Santa Pasqua. I bambini dell'”Happy Park”, infatti, sono stati al “Collegio di Maria – Children’s College” dove – guidati da educatrici e insegnanti – hanno realizzato con i loro nuovi amici l’agnello pasquale, il tipico dolce fatto con pasta di mandorle e pistacchio preparato da pasticcerie e famiglie favaresi da oltre un secolo. Si tramanda che, a preparare per la prima volta questo dolce oggi noto nel mondo, furono proprio le Suore del Collegio di Maria del quartiere “Batia” di Favara. La ricetta veniva tramandata oralmente, dalle suore più anziane a quelle più giovani. Simbolicamente l’agnello pasquale racchiude in sé la sostanza mistica della festa, rappresentando appunto la Resurrezione di Gesù . Questo dolce fu assaggiato anche dal futuro Giovanni XXIII il 12 maggio 1923, quando l’allora don Angelo Giuseppe Roncalli fu ad Agrigento per un incontro organizzato dall’Opera per la propagazione della fede, della quale era presidente per il Consiglio centrale per l’Italia. Si racconta che il dolce venne talmente apprezzato che, a 40 anni esatti dalla quella visita ad Agrigento e a Favara, ricevendo da Pontefice il nuovo vescovo ausiliare di Agrigento, Calogero Lauricella, Giovanni XXIII ricordò la visita ai templi di Agrigento e il gusto particolare dell’agnello pasquale. Ma non solo Giovanni XXIII, anche Paolo VI, Giovanni Paolo II e Francesco hanno ricevuto in omaggio e si presume assaggiato questo dolce offerto ai Pontefici da rinomate pasticcerie favaresi. Insomma un feeling che parte da lontano e ha al centro il rinomato capolavoro della pasticceria favarese apprezzato per il gusto ma pure la simbologia sacra che riesce ad esprimere.

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