Domenica delle Palme: mons. Parisi (Lamezia Terme), “entriamo nella vita di ogni giorno con i ramoscelli di ulivo simbolo di pace, la guerra è una follia”

“Seguiamo il cammino di Gesù. Però, poi, entrati nella nostra città dove la nostra esistenza si svolge (la famiglia, la scuola, il lavoro, il tempo libero, le varie occupazioni che ognuno di noi compie), dobbiamo esprimere, con lo sguardo verso il Padre, la nostra certezza che Colui che è tenero, misericordioso, paziente, Colui che ama la nostra vita e ci chiama a conversione, vuole darci il suo amore”. Così il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, ieri, al termine della benedizione delle palme e dei ramoscelli di ulivo nel giorno in cui la Chiesa ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme osannato dalle folle. “Entriamo nella vita di ogni giorno, difficile da interpretare e da vivere, con la certezza che siamo amati da un Dio che è Padre e non ci abbandona – ha aggiunto -. Noi andiamo con i ramoscelli di ulivo che indicano la pace. Immaginate quanto bisogno di pace c’è oggi nel mondo! Si paventa lo spauracchio delle armi nucleari: è la follia. Davvero la guerra è la follia: non vince mai nessuno, tutti sconfitti. Ma anche nelle nostre piccole guerre, quelle che non hanno portata mondiale, quelle nelle famiglie, nei condomini, nei quartieri, c’è sempre da vedersi sconfitti. Per cui, portare il ramoscello d’ulivo vuol dire la consapevolezza che Dio ci ama e che questo amore lo dobbiamo praticare anche tra di noi”. Da qui l’augurio che “sia sotto questo segno che inizi la settimana Santa, la grande settimana della redenzione e della salvezza”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori