Ha preso il via ufficialmente oggi pomeriggio, lunedì 25 marzo, il primo corso di formazione rivolto ad un gruppo di richiedenti asilo e titolari di protezionale speciale e internazionale finalizzato a favorire il loro successivo inserimento lavorativo nelle imprese del territorio. Diventa così operativo il progetto promosso da Apindustria Confimi Vicenza, frutto di un confronto condotto nell’ultimo anno dall’Associazione da una parte con la Prefettura di Vicenza, dall’altra con Associazione Diakonia onlus, ente gestore dei servizi della Caritas diocesana vicentina.
Proprio la Prefettura ha ospitato oggi la presentazione dell’iniziativa, durante la quale è stato anche sottoscritto tra le parti un protocollo d’intesa finalizzato appunto a favorire l’inserimento socio-lavorativo dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale tramite la promozione di percorsi formativi e opportunità di lavoro nel settore metalmeccanico e degli altri settori manifatturieri che caratterizzano il tessuto produttivo locale.
«Questa partnership tra Prefettura, Apindustria e Diakonia – osserva il prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo – testimonia l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato e costituisce un significativo traguardo nel percorso di integrazione degli stranieri in questo ambito provinciale, rappresentando altresì uno prezioso strumento per la formazione della nuova manodopera di cui necessita il tessuto economico locale. L’auspicio è di introdurre il più ampio numero di partecipanti al progetto formativo nel mondo del lavoro attraverso la stipulazione di contratti di lavoro con le singole imprese, in particolare quelle impegnate nell’esecuzione dei lavori nei cantieri dell’alta velocità e delle opere comunali ricadenti nei finanziamenti del Pnrr».
Il progetto messo a punto vede il coinvolgimento di Diakonia per le attività di selezione dei candidati, monitoraggio durante il percorso e supporto ai partecipanti in caso di necessità.
L’investimento complessivo per l’iniziativa è pari a circa 60mila euro, finanziati in parte da Apindustria Confimi Vicenza e in parte dalla Camera di Commercio di Vicenza e da Banca delle Terre Venete, permettendo l’avvio di due percorsi formativi.
Tra i partner del progetto anche l’Istituto San Gaetano, che realizzerà il percorso formativo mettendo a disposizione la sede e il personale docente.
Il primo percorso vedrà 12 partecipanti, titolari di sette diverse forme di permesso di soggiorno, provenienti da Sierra Leone, Mali, Nigeria, ma anche dall’Ucraina, ed è finalizzato a trasmettere loro le nozioni di base sulle lavorazioni meccaniche e sull’assemblaggio per una durata complessiva di 76 ore (più 16 ore di formazione sulla sicurezza), al termine del quale è previsto anche uno stage professionalizzante in un gruppo di aziende del territorio.
E sempre con l’obiettivo di favorire un successivo inserimento lavorativo agevole, ma anche consapevole, Apindustria Confimi Vicenza ha chiesto alle organizzazioni sindacali la disponibilità a tenere al termine del corso un intervento sui temi della cittadinanza e dei diritti/doveri del lavoratore.
Nei prossimi mesi verrà avviato anche il secondo percorso sulle tecniche di saldatura.
In entrambi i casi alla formazione professionalizzante verrà affiancata una formazione in ambito sicurezza e dei moduli di lingua per rafforzare la conoscenza dell’italiano.
“Questa iniziativa ci vede impegnati in primis attraverso il servizio-segno ‘Tirocini e lavoro’ con gli operatori di Diakonia, ma anche attraverso gli altri nostri servizi che hanno segnalato i potenziali beneficiari di questo progetto – afferma il direttore di Caritas diocesana vicentina, don Enrico Pajarin –. Riteniamo che incrociare le esigenze delle aziende con la ricerca di un lavoro da parte dei beneficiari sia la strada giusta per una vera integrazione nel segno della dignità umana”.