A Prato la croce torna in ospedale per dimostrare vicinanza e preghiera ai degenti e al personale sanitario. Il Venerdì Santo, il 29 marzo, alle ore 16, il vescovo di Prato, mons. Giovanni Nerbini, tornerà anche quest’anno in ospedale per rinnovare il rito della Via Crucis. L’iniziativa, pensata e organizzata durante la pandemia, è diventata ormai una tradizione. “Celebrare la Passione in un luogo di sofferenza, come l’ospedale, è un segno di vicinanza e rispetto, che ci sentiamo di rinnovare in occasione della Pasqua – dice Stefania Cecchi, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale sanitaria – e inoltre le prime a volere questa iniziativa sono le varie realtà che quotidianamente prestano servizio al Santo Stefano”.
Hanno confermato la loro presenza la cappellania ospedaliera, l’Unitalsi, la Misericordia, la Croce Rossa, la Pubblica Assistenza e la Croce d’Oro, i Medici cattolici, l’Acos (associazione cattolica operatori sanitari), l’associazione Figli in Cielo e i membri della Pastorale sanitaria. La croce percorrerà il perimetro dell’ospedale e sarà accompagnata insieme al vescovo dai cappellani don Carlo Bergamaschi e padre Giacomo Mucia. Partecipano inoltre la direzione sanitaria e infermieristica del Santo Stefano, il Centro per i diritti del malato, la Fondazione Ami e la Fondazione Pitigliani.
Tv Prato trasmetterà in diretta il rito sul canale 75 (e in streaming sul proprio sito web) come ha fatto gli anni precedenti.