Domani, Domenica delle Palme, la basilica di Santa Barbara, alle 18,30, ospiterà una meditazione musicale sulla Passione, “Passio secundum Lucam”.
Sul sito della diocesi di Mantova, don Lorenzo Rossi, biblista, spiega: “Tra XVI e XVII secolo non abbiamo le grandi partiture vocali e orchestrali delle Passioni barocche, ma la musica si inserisce spesso ‘in punta di piedi’ nella lettura del testo dell’evangelista – effettuata con recitazione parlata o intonata secondo i modelli del canto gregoriano – con interventi sobri, espressivi nella semplicità. Vengono intonate dalle voci solo alcune (non tutte) delle frasi ‘pronunciate’: da gruppi di persone come la folla, gli scribi, i discepoli, da singoli come Pietro, il sommo sacerdote”. Anche “la Passione secondo Luca di Francesco Rovigo, organista nella basilica palatina di Santa Barbara, si struttura in questo modo, riservando in generale alle 5 voci cantate gli interventi di molte persone e a sole 2 o 3 gli interventi dei singoli, ad eccezione del Cristo: alle sue parole non viene applicata alcuna polifonia, forse per lasciarle ad una voce sola in modo da essere ben comprese e stagliarsi chiare e diverse rispetto a tante ‘vacuità e cattiverie’ del mondo. In questa composizione di recitazione e polifonia un momento molto intenso è rappresentato dal rapido, drammatico scambio tra Pietro e la serva nel cortile della casa del sommo sacerdote, che rende ancora più doloroso il pianto finale dell’apostolo”.
Nella proposta di questa prima esecuzione moderna della musica di Rovigo – conservata in uno dei volumi manoscritti dell’archivio di Santa Barbara e trascritta dal maestro Forni – “si è scelto di affidare ad un attore la lettura del testo e di sottolinearne alcuni momenti forti con brani utilizzati durante le ore canoniche della Settimana Santa: i Responsori, costituiti da una I sezione (responsum), un verso e la ripetizione della II parte del responsum. I quattro prescelti sono opera di Orlando di Lasso, un compositore fiammingo che ha viaggiato in Italia accompagnato dalla stima di principi e musicisti. Lo stile è in consonanza con la Passione presentata, equilibrato ma attento a dare espressività al senso delle parole, come si può sentire nelle linee melodiche apposte alla domanda desolata di Gesù contenuta nel versetto di Una hora: Quid dormitis? Surgite et orate, ne intretis in tentationem”.