La diocesi di Terni-Narni-Amelia rende noto il programma delle celebrazioni della Settimana Santa, con gli appuntamenti presieduti dal vescovo, mons. Francesco Antonio Soddu. Il 24 marzo, Domenica delle Palme, alle ore 10, sul sagrato della chiesa di Santa Croce a Terni la benedizione dei rami d’ulivo e la processione fino in cattedrale dove, alle ore 10,30, si svolgerà la messa. Il 27 marzo, Mercoledì Santo, alle ore 17 nella cattedrale di Terni, la Messa crismale. Il 28 marzo, Giovedì Santo, alle ore 10 la celebrazione in Coena Domini nella casa circondariale di Terni, con la lavanda dei piedi a detenuti ed operatori in carcere. Alle ore 17,30 nella cattedrale di Terni mons. Salvatore Ferdinandi presiederà la messa in Coena Domini. Alle ore 21 si terrà l’adorazione del Santissimo Sacramento. Il 29 marzo, Venerdì Santo, alle ore 17,30 la celebrazione della Passione del Signore e l’atto di adorazione della Croce. Alle ore 21 la processione del Cristo morto lungo le vie del centro cittadino dalla chiesa di san Francesco alla cattedrale. Il 30 marzo, Sabato Santo, alle ore 22,30 la celebrazione della veglia pasquale. Il 31 marzo, Domenica di Pasqua, la messa alle ore 11 nella concattedrale di Narni e alle ore 17,30 nella concattedrale di Amelia. Giovedì, venerdì e sabato alle ore 8,30 nella cattedrale di Terni, ci sarà la celebrazione comunitaria delle letture e delle Lodi. “La celebrazione della Resurrezione di Cristo deve essere anche la nostra Resurrezione, cioè il passaggio dalla morte alla vita, il passaggio dalle tenebre alla luce. Ciascuno di noi conosce bene quali siano le proprie tenebre e difficoltà, ma il Signore ci dà la forza, aggrappati a Lui, di percorrere la via della luce, per vivere la nostra Pasqua, la nostra Resurrezione, per essere germi viventi di quella luce nuova, che da noi si riverbera in tutto il mondo a cominciare dalle persone che abbiamo vicino”. Sono le parole di mons. Francesco Antonio Soddu nel suo pensiero alla vigilia della Settimana Santa: “Il sepolcro del Signore sia il luogo da cui il nostro pensiero ed impegno nei confronti dei fratelli e sorelle sofferenti non si fermi mai e diventi anche per noi il luogo di incontro per un mondo rinnovato, di pace per tutte le vittime della violenza”.