“Rendo omaggio al coraggio della principessa del Galles che ha parlato, con così tanta chiarezza, della sua salute personale. Con le sue parole non soltanto dà una nuova energia a tutti coloro che stanno affrontando, in questo momento, malattie, ma anche parla, in modo molto commovente, dell’importanza della sua vita familiare. Il suo messaggio convincerà molte persone a pregare per lei e per la sua completa guarigione come farò, certamente, io stesso”. Con questo messaggio, diffuso sui social, il card. Vincent Nichols, primate cattolico di Inghilterra e Galles, esprime la sua vicinanza alla moglie del principe William che, ieri sera, attraverso la Bbc, ha diffuso un video nel quale spiega di soffrire di cancro e dice quanto è stato difficile, per lei, dirlo ai tre figli.
Anche il primate anglicano arcivescovo Justin Welby ha scritto su X: “Le mie preghiere sono con la principessa di Galles e i suoi figli in questo momento tremendamente difficile. Mi unisco all’intero Paese e al mondo nel pregare per la sua completa guarigione. Colgo questa opportunità per lodare il suo spirito di ottimismo nell’affrontare una notizia così difficile. Il suo coraggio, nel condividere la sua malattia, e il suo continuo impegno per aiutare gli altri parlano della sua compassione e del suo senso di servizio. Pregate, insieme a me, per la famiglia reale; e incoraggio tutti a rispettare la loro privacy”.
A rendere omaggio alla principessa che ha affrontato, due mesi fa, un’operazione chirurgica all’addome durante la quale è stato trovato il tumore sono stati, tra altri, anche il suocero re Carlo, il premier britannico Rishi Sunak, il leader dell’opposizione Keir Starmer, il presidente americano Joe Biden, il primo ministro canadese Justin Trudeau e il primo ministro scozzese Humza Yousaf. “Sono molto orgoglioso di lei”, ha detto re Carlo, lui stesso malato di cancro, che è stato curato nella stessa clinica, la “London clinic”, dove era ricoverata la principessa. “Quando si tratta di salute la principessa, come tutti, ha diritto alla riservatezza”, ha detto il premier britannico Rishi Sunak.