Incidente mortale a Sant’Alessio: mons. Giulietti (Lucca), “vicinanza ai familiari, un dolore enorme”. Ci sia sempre “l’impegno per un lavoro sicuro”

La morte di Luca Giannecchini – avvenuta giovedì 21 marzo mentre stava lavorando in un cantiere stradale a Sant’Alessio (Lucca) – ha colpito da vicino la comunità diocesana: “Esprimo la mia vicinanza ai familiari e in particolare alla moglie Lucia – dichiara l’arcivescovo di Lucca, mons. Paolo Giulietti –. Penso poi ai loro due piccoli figli. È un dolore enorme che condividiamo come comunità cristiana. La mia solidarietà va anche ai colleghi di lavoro di Luca”. Mons. Giulietti aggiunge: “L’impegno per un lavoro sicuro, nel rispetto assoluto della persona umana, obbliga sempre alla tutela del lavoratore”. Ad essere colpita da questa vicenda, tuttavia, è in particolare l’intera comunità parrocchiale Valfreddana Sud (Arsina, Cappella, Monte San Quirico, Mutigliano, Pieve Santo Stefano, Sant’Alessio, San Concordio di Moriano, San Martino in Vignale) guidata da don Alberto Brugioni e don Riccardo Micheli. Entrambi i parroci nel pomeriggio di giovedì 21 marzo si sono recati da Lucia, moglie di Luca Giannecchini, per manifestare vicinanza e conforto da parte di tutta la comunità. Don Alberto Brugioni sottolinea: “Lucia è una catechista. Abbiamo seguito la nascita e la crescita di questa famiglia, presente e attiva nella comunità. Ho celebrato il loro matrimonio. Luca era una figura paterna invidiabile. Non è facile trovare papà così affezionati ai figli come dimostrava di esserlo lui. Era collaborativo al massimo con la sposa. Venivano alla messa, lui guardava un figlio lei l’altra o viceversa. Siamo tutti accanto a Lucia”. Don Riccardo Micheli aggiunge un’immagine piena di tenerezza e che conferma il legame forte di questa famiglia con la comunità parrocchiale: “Seguo più da vicino il gruppo dei catechisti. Con la nascita della figlia più piccola, Lucia aveva rallentato gli impegni, ma a volte l’abbiamo vista venire agli incontri con in braccio l’ultima arrivata”. Il direttore dell’Ufficio pastorale sociale della diocesi di Lucca, Luca Pighini, commenta l’accaduto con queste parole: “Le autorità preposte faranno la chiarezza necessaria. Tuttavia, in momenti come questi, dobbiamo ricordarci che la sicurezza sul lavoro è un presupposto, una condizione essenziale se consideriamo che il lavoro è finalizzato allo sviluppo umano integrale ed è parte del senso della vita su questa terra. Questi sono fondamenti necessari e inderogabili per la tutela della vita umana e per il bene comune”. Ieri stasera, alle ore 21, nella chiesa di “Cappella Bassa”, c’è stata una veglia di preghiera in suffragio e di solidarietà, in attesa di poter stabilire la data del funerale.

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