Diocesi: Ravenna, inaugurata la mostra “Dante, profeta di speranza” nella basilica di Sant’Agata

(foto diocesi Ravenna)

Inaugurata ieri nella basilica di Sant’Agata, a Ravenna, la mostra “Dante, profeta di Speranza. Candor Lucis Aeternae e Dante a Ravenna” che rimarrà aperta fino al 31 maggio. L’esposizione, voluta dalla diocesi di Ravenna-Cervia e curata da Dante in rete, secondo gli organizzatori vuole essere un viaggio nell’opera di Dante e nella Ravenna del Sommo Poeta, con la chiave di lettura della lettera apostolica di Papa Francesco pubblicata il 25 marzo 2021, in occasione del 700° anniversario della morte dell’Alighieri. La mostra consiste in 24 pannelli avvolgibili ed è divisa in due sezioni. La prima sulla Candor Lucis Aeternae, illustrata attraverso immagini dei mosaici di Ravenna e descritta, capitolo per capitolo, con brani del testo e Qr code per approfondire. La seconda su Dante a Ravenna, i figli, il “cenacolo degli amici”, i mosaici nella sua Commedia, il vescovo Rinaldo da Concorrezzo, valorizzando il patrimonio dei documenti dell’archivio arcivescovile e del Centro Dantesco. La mostra sarà aperta al pubblico il venerdì e sabato dalle ore 9 alle ore 13, domenica dalle ore alle ore 17. In occasione del Dantedì sono in programma alcune visite guidate gratuite con i curatori della mostra: dopo quella di oggi, alle ore 11,  domenica 24 marzo, alle ore 15,15 e alle ore 16. “Grazie anche a Manuela Mambelli per aver rilanciato la riflessione su questa lettera apostolica e sull’opera di Dante Alighieri. Spero che in futuri questa mostra possa essere utilizzata in altri spazi perché non deve andare perduta”. Sono state le parole di mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia, intervenuto all’inaugurazione assieme all’assessore alla cultura del comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia, e il direttore del Centro Dantesco, padre Ivo Laurentini, che ha aggiunto: “Il Papa scrive che Dante è cantore del desiderio umano. Ed è così: tutti abbiamo un desiderio di infinito di arrivare a Dio. Lui ci ha fatto capire che è possibile”. “Un lavoro che ha coinvolto tanti e che ha come obiettivo quello di divulgare e far conoscere meglio i contenuti di questa lettera apostolica”, le parole di Manuela Mambelli, principale curatrice della mostra assieme a Piergiorgio Benini, Silvia Perini e Ruggero Cornacchia: “La Candor Lucis Aeternae ha tanto da dire agli uomini e alle donne del nostro tempo. Nel mondo di oggi, segnato da guerre, complessità e problemi, il Papa ci fa alzare lo sguardo, indicando il Sommo Poeta come profeta di speranza”.

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