“Antesignano del nostro comune progetto europeo, un padre fondatore ante litteram”. Così Roberta Metsola, presidente dell’Europarlamento, ha definito San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa, in un video messaggio diffuso in occasione della festa del santo umbro, che si è celebrata ieri a Subiaco (Roma), una delle tre città benedettine, insieme a Norcia e Cassino. “La capacità di mettere in contatto culture di ogni regione del Vecchio Continente” ha spiegato Metsola, “fa di San Benedetto un antesignano del nostro comune progetto europeo. L’auspicio è che questa comune identità continui ad ispirare le scelte delle nostre istituzioni. Senza questo punto di riferimento i nostri Stati sarebbero soli ad affrontare le minacce dell’autarchia e della propaganda”. La presidente dell’Europarlamento, ricordando i due anni “dell’aggressione russa all’Ucraina, gli orrori del 7 ottobre e la catastrofe umanitaria di Gaza” ha sottolineato che “L’incertezza di questa fase storica richiede una visione politica basata su valori comuni, primo fra tutti quello della pace purché sia una pace vera, una pace condivisa con responsabilità e con giustizia”. “San Benedetto – ha aggiunto la presidente – ha costruito il proprio operato non solo religioso ma soprattutto civile culturale ed intellettuale su valori come la speranza e la pace. In un mondo in cui le guerre alimentano le disuguaglianze, le distanze e gli individualismi, il messaggio di San Benedetto ci ricorda l’importanza della condivisione e dell’unità quali strumenti necessari alla convivenza tra i popoli e quindi alla democrazia”. Evidenziando, infine, le analogie tra l’epoca del Santo e l’attuale, Metsola ha concluso: “San Benedetto ha saputo trarre dalla crisi dell’epoca lo spunto per costruire un modello culturale europeo dal quale oggi più di sempre dovremmo trarre ispirazione, un modello basato sul valore del lavoro e della responsabilità condivisa. Il progetto di comunità che San Benedetto ha saputo mettere in pratica parte dal presupposto che l’impegno del singolo ha valore solo se destinato alla crescita della collettività. Recuperare il senso più profondo della nostra ragion d’essere significa essere pronti ad un rinnovato impegno per la pace e per l’unità”.