Papa Francesco: “ogni rifugiato o migrante che abbandona la sua patria ci interpella”

Quello che attraversano i migranti è “un mare di lacrime e di morte che unisce uomini e donne, adulti e bambini provenienti dalle latitudini più diverse”. Lo scrive il Papa, nel messaggio – in spagnolo – inviato ai partecipanti all’Incontro dei vescovi di Colombia e Costa Rica e di Panama, che ha luogo a Panamá fino al 22 marzo, sul tema “Pasqua con i nostri fratelli migranti”. “La migrazione in questa regione include venezuelani, ecuadoregni, colombiani, haitiani che lungo il cammino si incontrano con gruppi di nicaraguensi e altri profughi centroamericani e di altri continenti”, scrive Francesco a proposito di questa “carovana” che spesso si trasforma “in una vera e propria Via Crucis”, “non solo perché mette in evidenza i limiti delle politiche migratorie nell’emisfero occidentale, ma anche perché alimenta un prospero commercio che permette di accumulare i guadagni illeciti del traffico umano”. “Ogni rifugiato o migrante che abbandona la sua patria ci interpella”, il monito del Papa, che esorta a “lavorare incessantemente affinché si possa sradicare l’indifferenza” e garantire ad ogni migrante, nella Chiesa, “un luogo ove non si senta giudicato, ma accolto”.

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