Dura condanna dei Patriarchi e dei capi delle Chiese di Gerusalemme della strage di oltre 110 palestinesi, 800 quelli feriti, avvenuta ieri a Gaza City, mentre cercavano di prendere il cibo trasportato da 38 camion di aiuti. Alla condanna, contenuta in una dichiarazione congiunta diffusa ieri, si affianca poi un appello alle parti in lotta “affinché raggiungano un immediato e duraturo cessate il fuoco che permetta la consegna veloce di aiuti umanitari in tutta la Striscia di Gaza”. I leader cristiani esprimono anche l’auspicio per una ripresa del negoziato per il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas. Nella dichiarazione viene ribadita piena solidarietà a “tutti gli innocenti che soffrono la guerra” e, in particolare, i capi delle Chiese ricordano il “lodevole lavoro” dei medici e dei volontari impegnati nell’ospedale anglicano Al Ali, esprimono vicinanza alle “comunità cristiane di Gaza che sono sotto la nostra cura pastorale” che includono più di 800 fedeli che hanno trovato rifugio, da quasi 5 mesi, nelle chiese di San Porfirio e della Sacra Famiglia a Gaza City. La Dichiarazione termina con l’appello per “la fine dell’ostilità, l’apertura di negoziati diplomatici seri in grado di portare ad una giusta e durevole pace, qui nella terra dove nostro Signore Gesù ha portato la sua croce per tutti noi”.