Carlo Acutis: mons. Sorrentino (Assisi), “è una gioia portare per la quarta volta una reliquia del beato in Irlanda, per una visita nell’ottava diocesi”

(Foto: diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino)

“Quale gioia nel portare per la quarta volta una reliquia del beato Carlo Acutis, da Assisi all’Irlanda, per una visita nell’ottava diocesi! Questo primo beato del millennio, che segue le orme di San Francesco d’Assisi, è un invito a tutti, soprattutto ai giovani e alle famiglie, a non sprecare la vita, ma a farne un capolavoro”. Queste le parole del vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino, in preparazione al nuovo pellegrinaggio nella diocesi di Clogher dal 3 al 5 marzo, con inizio nella Saint Macartan’s Cathedral, a Monaghan, domenica 3 marzo, per poi spostarsi il giorno successivo nella Saint Michael’s Church, a Enniskillen, città nota per la violenza mortale del passato e la riconciliazione e la pace del presente.
Ad accompagnare il frammento della reliquia sarà mons. Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni internazionali della diocesi. Il beato Carlo, il ragazzo in “jeans e scarpe da ginnastica”, è morto per leucemia a soli 15 anni nel 2006; nutriva una passione per la santità e basava la sua vita sull’Eucaristia per crescere nel rapporto con Gesù. Diceva sempre: “Essere sempre uniti a Gesù questo è il mio programma di vita”. Carlo, ispirato dalla Madonna e dai santi, fu trasfigurato dall’amore per Dio e per il prossimo, soprattutto gli ultimi della società, nutrito dalla coerenza nella vita sacramentale e nell’adorazione. La reliquia del beato Carlo Acutis è già stata tre volte in sette diocesi irlandesi: a giugno nell’arcidiocesi di Armagh e nella diocesi di Down e Connor, in settembre nelle diocesi di Derry, Elphin, Tuam (Knock) e Dromore e a novembre nell’arcidiocesi di Dublino: in tutti i casi, attirando migliaia di pellegrini.

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