“Continuiamo a pregare per le popolazioni martoriate dalla guerra, in Ucraina, in Palestina e in Israele, in Sudan. E non dimentichiamo la Siria, un Paese che soffre tanto per la guerra, da tempo”. È l’appello del Papa, al termine dell’Angelus di ieri in piazza San Pietro, in cui ha chiesto inoltre la liberazione di tutte le persone ancora sotto sequestro ad Haiti, esortando “tutti gli attori politici e sociali ad abbandonare ogni interesse particolare e a impegnarsi in spirito solidale nella ricerca del bene comune, sostenendo una transizione serena verso un Paese che, con l’aiuto della comunità internazionale, sia dotato di solide istituzioni capaci di riportare l’ordine e la tranquillità tra i suoi cittadini”. Non è mancato infine un saluto ai partecipanti alla Maratona di Roma, “tradizionale festa dello sport e della fraternità”, nella quale, per iniziativa di Athletica Vaticana, sono coinvolti anche numerosi atleti nelle “staffette della solidarietà”.