“Cari fratelli e sorelle musulmani, uniamoci per spegnere il fuoco dell’odio, della violenza e della guerra, e accendiamo invece la dolce candela della pace, attingendo alle risorse per la pace che sono presenti nelle nostre ricche tradizioni umane e religiose. Possano il vostro digiuno, le altre pie pratiche durante il Ramadan e la celebrazione di ‘Id al-Fitr che lo conclude, portarvi abbondanti frutti di pace, speranza e gioia”. È quanto si legge nel messaggio augurale del Dicastero per il Dialogo Interreligioso ai musulmani del mondo intero dal titolo “Cristiani e musulmani: estinguere il fuoco della guerra e accendere la candela della pace”, in occasione del mese del Ramadan e per la festa di ‘Id al-Fitr. “Tutte le religioni, ciascuna a modo suo, considerano la vita umana sacra e quindi degna di rispetto e protezione. Fortunatamente, gli Stati che consentono e praticano la pena capitale diventano ogni anno sempre meno – si legge nel messaggio -. Un risvegliato senso del rispetto per questa fondamentale dignità del dono della vita contribuirà alla convinzione che la guerra deve essere rifiutata e la pace custodita. Pur con le loro differenze, le religioni riconoscono l’esistenza e l’importante ruolo della coscienza. Formare le coscienze al rispetto del valore assoluto della vita di ogni persona e del suo diritto all’integrità fisica, alla sicurezza e ad una vita dignitosa contribuirà parimenti alla condanna e al rifiuto della guerra, di ogni guerra e di tutte le guerre”.
Il Dicastero vaticano ribadisce, infine, che “la pace è un dono divino ma, allo stesso tempo, il frutto degli sforzi umani, soprattutto nel preparare le condizioni necessarie alla sua instaurazione e conservazione”.