“Dio è misericordia: questo messaggio perenne è stato rilanciato con forza e modalità rinnovate da san Giovanni Paolo II per la Chiesa e l’umanità all’inizio del terzo millennio”. Lo scrive Papa Francesco, questa mattina, nel discorso – letto da mons. Filippo Ciampanelli – per l’udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano, con i partecipanti alla plenaria del Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo. Soffermando sulla “spiritualità della misericordia”, come contenuto fondamentale nell’opera di evangelizzazione, il Pontefice ha ribadito che “la misericordia di Dio non viene mai meno e noi siamo chiamati a testimoniarla e a farla, per così dire, circolare nelle vene del corpo della Chiesa”. Quindi, l’attenzione alla “pastorale dei Santuari”, che “richiede di essere impregnata di misericordia, perché quanti giungono in quei luoghi vi possano trovare delle oasi di pace e serenità”. “I Missionari della misericordia, con il loro servizio generoso al Sacramento della Riconciliazione, offrono una testimonianza che dovrebbe aiutare tutti i sacerdoti a riscoprire la grazia e la gioia di essere ministri di Dio che perdona sempre e senza limiti. Ministri di Dio che non solo attende ma va incontro, va in cerca, perché è Padre misericordioso, non padrone, è buon Pastore, non mercenario, ed è pieno di gioia quando può accogliere una persona che ritorna, oppure la ritrova mentre va errando nei suoi labirinti. Quando l’evangelizzazione è compiuta con l’unzione e lo stile della misericordia trova maggior ascolto, e il cuore si apre con più disponibilità alla conversione”.