Oggi 15 marzo, la guerra in Siria entra nel suo 14° anno. “Il conflitto, scoppiato nel marzo 2011, – scrive in una nota Caritas Italiana – ha gettato oltre 16,7 milioni di persone in stato di bisogno, il numero più alto di sempre dall’inizio della guerra. 7,5 milioni sono minori; 7,2 milioni gli sfollati interni, sui quali si è abbattuto anche il violento terremoto del 6 febbraio 2023. Tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2023 sono 454 i civili uccisi, di cui 115 sono bambini. Una guerra che, ‘nel silenzio’ dei mezzi di comunicazione, continua a uccidere”. La Caritas in Siria prosegue la nota, opera a favore delle comunità colpite fin dall’inizio del conflitto, con aiuti d’urgenza, riabilitazione socio-economica, ricostruzione. Un impegno costante che riguarda anche la riconciliazione di un popolo che non smette di chiedere Pace. Il comunicato termina con le parole del vescovo mons. Hanna Jallouf, vicario apostolico di Aleppo dei Latini in Siria, in visita a Caritas Italiana a fine gennaio: “Sono passati già 13 anni di guerra e speriamo che un giorno arriveremo ad una pace vera, che permetta ai nostri ammalati di andare a curarsi, ai nostri bambini di andare a studiare e coltivare il loro futuro, e le persone a tornare a reincontrarsi dopo 10-11 anni di lontananza”.