“Per capire la figura del giudice Rosario Livatino e poi la sua beatificazione bisogna collocarla nel contesto in cui è vissuto. Egli fa parte a pieno titolo dei nuovi martiri ed è stato un eroe che non è mai uscito dalla comunità dei credenti dando la sua vita per difendere la dignità di tutti noi”. Lo ha detto mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, intervenendo ieri al Senato alla presentazione di un libro su Rosario Livatino, “Un giudice come Dio comanda, la toga e il martirio”, di Mauro Ronco, Domenico Airoma e Alfredo Mantovano, edito da Il Timone. “Livatino è stato un chiarissimo esempio di come si possa attraversare la vita ed essere liberi”, ha aggiunto l’avvocato Maria Orlando: “La sua straordinarietà consiste nell’essere rimasto sempre una persona normale. Per lui nella giustizia si rivela Dio”. “Mi fa piacere annunciare – ha comunicato il procuratore di Avellino, Domenico Airoma, uno dei coautori del volume – che si stanno raccogliendo le firme per proclamare il beato Rosario Livatino protettore dei magistrati. Livatino è stato ed è per noi tutti un grande segno di speranza anche perché ha dato senso profondo alla sua professione vivendo l’ordinario quotidiano in modo straordinario”. Ha moderato il dibattito il giornalista Francesco Antonio Grana.