Mettere al centro l’ascolto e l’annuncio della Parola, riscoprire la dimensione missionaria, far ripartire, con basi nuove, la pastorale familiare: sono queste le prime priorità individuate dalla diocesi di Siracusa che ha scelto di concentrarsi sul tema della formazione alla vita e alla fede. “Nei tavoli sinodali che si sono succeduti da ottobre a gennaio, con la partecipazione di presbiteri, diaconi permanenti, direttori degli uffici pastorali della diocesi, responsabili delle aggregazioni laicali, referenti parrocchiali, si sono condivise tre attenzioni da tradurre in azione pastorale: ripensare la formazione degli adulti, mettendo al centro l’annunzio/ascolto della parola di Dio; accompagnare le famiglie nelle loro fragilità; valorizzare la vocazione missionaria della diocesi”, racconta don Maurizio Aliotta, referente del Cammino sinodale di Siracusa. Nel concreto, aggiunge, si è scelto di “istituzionalizzare la celebrazione annuale di una ‘settimana biblica’ a sostegno delle comunità parrocchiali dove si attua sistematicamente una catechesi biblica e spronare le altre a intraprenderla”. Inoltre, si è deciso di “continuare e consolidare l’esperienza dei gruppi ‘Amoris laetitia’ con i divorziati risposati e/o conviventi, e – in ambito missionario – non solo di valorizzare i momenti istituzionali, ma anche di promuovere “azioni concrete come il gemellaggio con una diocesi africana”.
In questa fase sapienziale, ricorda il referente, “il percorso di Siracusa è stato segnato, come per le altre diocesi siciliane, dall’Assemblea pastorale regionale del 13 e 14 ottobre dello scorso anno”, in vista della quale “ogni diocesi si è interrogata sui temi posti da cinque cantieri, riportando l’esperienza maturata dei due anni precedenti e avviando a partire da essi il nuovo anno”. “L’arcivescovo – spiega – ha consegnato all’avvio del cammino dell’anno sapienziale le linee guida per un discernimento pastorale, recependo le conclusioni a cui si è pervenuti nei tavoli sinodali che si sono tenuti. In concreto, l’attenzione è stata posta sul cantiere del farsi ‘compagni di strada’ nelle situazioni di fragilità e sul cantiere dell’impegno sociopolitico”.
Dal lavoro svolto nel contesto del cantiere dell’impegno sociopolitico, sono nate due iniziative particolari: “Una ‘Officina per il bene comune’, consistente in un ciclo di incontri iniziati a ottobre e conclusi a metà febbraio (con un esito molto deludente in relazione alla partecipazione), e un ‘Osservatorio delle politiche locali’, appena avviato”.