(Strasburgo) La Commissione europea ha pubblicato oggi una comunicazione sulla gestione dei rischi climatici in Europa. Stabilisce in che modo l’Ue e i suoi Stati membri possono “prevedere, comprendere e affrontare meglio i crescenti rischi climatici”. Illustra inoltre in che modo possono preparare e attuare politiche “che salvino vite umane” e riducano i costi di tali mutamenti climatici. La comunicazione risponde alla prima valutazione europea del rischio climatico, relazione scientifica dell’Agenzia europea dell’ambiente. “Il 2023 – si legge – è stato l’anno più caldo mai registrato. Secondo la relazione di febbraio del servizio Copernicus sui cambiamenti climatici, la temperatura media globale dei 12 mesi precedenti ha superato la soglia di 1,5 gradi stabilita nell’accordo di Parigi. Poiché l’Ue sta adottando un’azione globale per ridurre le proprie emissioni e limitare i cambiamenti climatici, dobbiamo anche agire per adattarsi a cambiamenti già inevitabili e proteggere le persone e la prosperità”. La comunicazione della Commissione sottolinea come “l’azione volta a migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici sia essenziale per mantenere le funzioni della società e proteggere le persone, la competitività economica e la salute delle economie e delle imprese. È inoltre indispensabile per una transizione giusta ed equa. Investire in anticipo per ridurre la nostra vulnerabilità al rischio climatico comporterà costi molto inferiori rispetto alle ingenti somme necessarie per riprendersi dagli impatti climatici quali siccità, inondazioni, incendi boschivi, malattie, fallimenti delle colture o ondate di calore”.