“L’evangelizzazione delle famiglie prima che dei bambini del catechismo, l’esigenza di seguire gli anziani che richiedono la religiosità popolare della tradizione, lo scarso numero di giovani, spesso facenti capo solo alla pastorale giovanile, ma assenti in parrocchia”. Sono queste alcune delle preoccupazioni che hanno spinto la diocesi di Asti a concentrare l’attenzione sul tema della formazione. La scelta, spiegano i referenti Mariarosa Poggio e Gianni Valente, è caduta su questo ambito “perché richiesto da più parti e ritenuto necessario”. Si sta ora lavorando, raccontano, su vari versanti e con diverse modalità: “Nei Consigli pastorali con incontri specifici, con la Scuola popolare che affronta temi quali comunicazione e linguaggio, con la Scuola di comunità in Valtriversa che tratta anche tematiche quali le comunità energetiche, attraverso incontri dei referenti con i Consigli pastorali parrocchiali e convegni”. Il tutto con uno sguardo specifico alla formazione alla vita e alla fede, ma senza dimenticare “il problema dei numerosi fabbricati e strutture dismesse della diocesi, lo scarso numero dei sacerdoti e dei parroci, la corresponsabilità dei laici, l’esigenza di trovare modalità comunicative adatte a tutti”.