Il disagio adolescenziale e i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (Dan: anoressia, bulimia, binge eating) affliggono nel mondo 55 milioni di persone, in Italia tre milioni e mezzo, che corrispondono al 5% della popolazione. Dal 2019 c’è stato un aumento dell’incidenza dei casi del 147%, complice la pandemia di Covid-19. L’età di esordio è in diminuzione, mentre la diffusione nella popolazione maschile è in aumento: due pazienti su dieci hanno meno di 14 anni, due pazienti su dieci tra i 12 ed i 17 anni sono di sesso maschile, secondo dati aggiornati al 2023. A diffonderli è la rete Food for mind, la più importante rete diffusa e completa per la cura dei disturbi alimentari d’Italia, che il 15 marzo, in occasione della Giornata del fiocchetto lilla dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, apre le porte delle sue 20 sedi permettendo ai cittadini di accedervi liberamente e gratuitamente per avere una diagnosi corretta e consigli rapidi ed efficaci per rivolgersi alle istituzioni preposte sul territorio, al fine di una presa in carico rapida ed efficace. Queste le città in cui è presente la rete: Bari, Bergamo, Cagliari, Campobasso, Catania, Foggia, Genova, Jesi-Ancona, Livorno, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Reggio Calabria, Sassari, Savona, Torino, Trieste, Varese, Mestre (Venezia).
Il polo Food for mind è coordinato e diretto da Leonardo Mendolicchio, psichiatra e psicanalista, e mette in rete fra le diverse realtà, l’Istituto auxologico italiano (Milano) nel quale Mendolicchio è responsabile della Uo Riabilitazione dei disturbi alimentari e della nutrizione presso la sede di Piancavallo sia per gli adulti che per i minori, e del centro ambulatoriale.