Sudan: Unicef, “14 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza umanitaria”

“Mentre la guerra brutale in Sudan raggiunge il trecentesimo giorno, la malnutrizione diffusa, la più grande crisi di sfollamento di bambini al mondo e un sistema sanitario in frantumi minacciano di uccidere molti più bambini del conflitto armato”. Lo denuncia oggi l’Unicef, che
registra livelli record di ricoveri per la cura della malnutrizione acuta grave – la forma più letale di malnutrizione – nelle aree che possono essere raggiunte con assistenza umanitaria. Le condizioni nelle aree irraggiungibili a causa dei combattimenti – dove i bambini hanno bisogno più urgente – sono senza dubbio peggiori.
Si prevede che “3,5 milioni di bambini soffriranno di malnutrizione acuta quest’anno, compresi oltre 700.000 che si prevede soffriranno di malnutrizione acuta grave e richiederanno cure salva vita specializzate senza interruzioni. Da quando sono scoppiate le violenze, circa 3 milioni di bambini sono sfollati interni, oltre ai 2 milioni di sfollati delle crisi precedenti, il più ampio numero di bambini sfollati interni a livello globale”.
“La combinazione letale di malnutrizione, sfollamento di massa e malattie cresce giorno per giorno e abbiamo una finestra estremamente breve per evitare una massiccia perdita di vite – dichiara Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef -. Abbiamo bisogno di un accesso umanitario sicuro, sostenuto e senza impedimenti alle aree in conflitto e ai confini – e abbiamo bisogno di supporto internazionale per aiutare a sostenere i servizi e i sistemi essenziali sui quali i bambini fanno affidamento per sopravvivere”.
L’ultima analisi sulla sicurezza alimentare del Sudan ha mostrato i più alti livelli di fame mai registrati durante la stagione dei raccolti da ottobre a febbraio, in seguito alla recente diffusione dell’insicurezza nello Stato di Al Jezira, il granaio del Paese. Se non si riuscirà a incrementare in modo significativo l’assistenza umanitaria, alcune zone di Khartoum, Kordofan e Darfur dovranno affrontare un rischio elevato di condizioni di fame catastrofiche entro la prossima stagione di magra, che potrebbe iniziare già a marzo di quest’anno. È particolarmente importante far arrivare i rifornimenti umanitari nel Darfur, che ha visto alcuni dei peggiori combattimenti e ospita oltre un terzo della popolazione sfollata, e dove si prevede che oltre 200.000 bambini soffrano di malnutrizione acuta grave. L’Unicef è l’unico fornitore di alimenti terapeutici pronti all’uso (Rutf) utilizzati per curare i bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave.
“Un numero record di 14 milioni di bambini – la metà di tutti quelli in Sudan – ora hanno bisogno di assistenza umanitaria. Migliaia sono stati uccisi e feriti e innumerevoli altri sono esposti a gravi violazioni della protezione, compresa la violenza sessuale e il reclutamento e l’uso nel conflitto”, la denuncia dell’Unicef.
“Non possiamo abbandonare i bambini del Sudan – conclude Russell -. L’impatto di circa 10 mesi di guerra, sfollamento, malattie e privazione su 24 milioni di bambini in Sudan è terribile. Senza azioni urgenti e ulteriori risorse, il paese rischia una catastrofe generazionale che avrà gravi conseguenze per il Paese, la regione e oltre. Soprattutto, i bambini dei Sudan hanno bisogno di un cessate il fuoco e di pace”.

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