Sovraindebitamento e usura: le proposte della Fondazione Salus Populi Romani

Promuovere la remissione del debito in occasione del Giubileo invitando le imprese di credito ad adottare piani straordinari per ridurre il carico di debiti sulle fasce di popolazione fragili. Riformare la legge sull’usura aumentando le risorse per prevenire fenomeni di strozzinaggio assistere le persone in difficoltà. Potenziare i servizi sociali di assistenza per le persone e le famiglie indebitate. Sono tre delle dieci proposte che chiudono il primo Rapporto delle attività svolte nel periodo 2020-2023 dalla Fondazione Salus Populi Romani, promossa dalla diocesi di Roma, intitolato “Ripartire si può”. Il volume è presentato questa mattina, venerdì 9 febbraio, alla Cittadella della Carità Santa Giacinta.
Nel decalogo la Fondazione, voluta nel 1995 da don Luigi Di Liegro, all’epoca direttore della Caritas diocesana, propone inoltre di contrastare il lavoro povero promuovendo redditi da lavoro dignitosi e sufficienti per le esigenze primarie; di limitare gli orari delle sale da gioco e l’accesso ai giocatori compulsivi; di educare alla sobrietà e alla gestione del bilancio familiare; di promuovere il microcredito sociale sfruttando le Fondazioni antiusura per erogarlo a chi ne ha bisogno. In tema di emergenza abitativa la Fondazione suggerisce di estendere i contributi per l’affitto anche a chi perde la casa di proprietà e di facilitare le operazioni di anticipazione per evitare la vendita all’asta. In ultimo la Fondazione avanza l’idea di cancellare le segnalazioni per chi ha superato la crisi economica.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori