Ecuador: torna la violenza, uccisa una giovane amministratrice locale di 29 anni in pieno giorno

A un mese dalla proclamazione dello stato di conflitto interno, cui ha corrisposto una massiccia presenza di agenti e militari nelle principali città dell’Ecuador, la violenza torna ad affacciarsi e a creare terrore nel Paese sudamericano. Ha suscitato forte impressione l’omicidio della giovane consigliera comunale ecuadoriana Diana Carnero, ventinovenne, uccisa con un colpo di pistola in mezzo a una strada pubblica. Carnero è stata aggredita nel pomeriggio di mercoledì da due persone a bordo di una moto che le hanno sparato direttamente alla testa mentre stava filmando e fotografando lo stato delle strade nel Comune di Naranjal (provincia di Guayas, circa 100 chilometri a sud di Guayaquil), dove solo un anno fa era diventata amministratrice locale, nelle fila del partito Revolución Ciudadana, fondato dall’ex presidente Rafael Correa. La giovane è, così, l’ennesima persona impegnata nella cosa pubblica a perdere la vita negli ultimi mesi. E ciò è avvenuto, appunto, in pieno stato d’eccezione. Altre quattro persone, inoltre, sono state assassinate nel municipio di Babahoyo, circa sessanta chilometri a nordest di Guayaquil.

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