“Secondo Moro i Patti Lateranensi rivestivano una straordinaria importanza per aver realizzato la pace religiosa in Italia”. Lo ha detto Paolo Pombeni, dell’Università di Bologna, intervenendo al convegno su “Stato e Chiesa a 40 anni dalla firma del Concordato repubblicano”, in corso a Palazzo Borromeo per iniziativa della Fondazione Craxi e dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Soffermandosi sul dibattito sul Concordato del 1929 in sede di Assemblea costituente, il relatore ha ricordato come nella Commissione plenaria del 23 gennaio 1946 è toccato ad Aldo Moro difendere l’impostazione dossettiana del dibattito, che vedeva negli accordi del 1929 un ‘unicum” per difendere la “bilateralità” tra Stato e Chiesa: una soluzione, questa, che per Dossetti “trovava un ampio riscontro anche nella coscienza sociale diffusa nel popolo”. Sulla stessa linea, ha sottolineato Pombeni, le posizioni di Aldo Moro, secondo il quale “rinunciare al Concordato del 1929 significherebbe rinunciare alla pace religiosa in Italia”. Nel suo intervento del 21 marzo 1947, ha sottolineato l’esperto, Dossetti ha teorizzato la “necessaria bilateralità della difesa degli interessi comuni di Stato e Chiesa, senza ingerenze da una parte o dall’altra”.