“Non basta amare. Bisogna che i ragazzi sentano che sono amati! Questo è il segreto, questo è il metodo, questa è la risposta”. Lo scrive oggi suor Manuela Robazza presidente di Ciofs-fp (Centro italiano opere femminili salesiane) nella ricorrenza dell’ 8 febbraio. In quella data, era il 1852, il fondatore San Giovanni Bosco sanciva il primo contratto di apprendistato in Italia. “Quattro sono state le firme riportate in calce a quel contratto – spiega Suor Robazza- il datore di lavoro, il signor Bertolino Giuseppe, mastro minusiere, l’allievo Odasso Giuseppe, la famiglia dell’allievo e l’educatore il sacerdote Giovanni Bosco e tutto questo dimostra che per educare un giovane ci vuole un villaggio”.
In questi giorni dove la violenza tra gli adolescenti è nelle pagine dei giornali, Robazza scrive ancora: “Come suora salesiana non faccio che ripetermi: cosa farebbe don Bosco? Che cosa ci direbbe? Credo che la risposta continui ad essere quella della lettera di San Giovanni Bosco del 1884 quando afferma che l’educazione è cosa di cuore, amate la gioventù! Bisogna far sentire alle ragazze e ai ragazzi che ci stanno a cuore, che vogliamo loro bene, che crediamo in loro. Questa continua ad essere la risposta educativa più urgente, ma anche la più efficace”.