Ampio consenso tra i cittadini europei riscuotono le azioni del meccanismo di protezione civile europea negli Stati membri. Ciò emerge dai dati raccolti con un sondaggio Eurobarometro pubblicato oggi, secondo cui il 94% degli intervistati nei 27 Stati membri dell’Ue ritiene che, in caso di catastrofi, gli altri Paesi dovrebbero fornire aiuto. Ed è il 91% a vedere di buon grado che l’Ue intervenga anche in aiuto di Paesi in altre parti del mondo. Altissimo il consenso sull’importanza di un coordinamento dell’Ue nella gestione delle crisi ed emergenze (90% degli intervistati si sono dichiarati favorevoli) così come sulla necessità di aumentare questa azione (percentuale passata dall’84% nel 2020 al 90% di oggi). Questi risultati sostengono lo sforzo avviato da Commissione europea e Stati membri che, lo scorso anno, hanno individuato cinque obiettivi strategici in cui incrementare gli sforzi: anticipare e prepararsi ai rischi, rafforzare l’allerta precoce, aumentare le capacità di risposta e garantire solidi sistemi di protezione civile, obiettivi che, dice una nota della Commissione, saranno “la bussola per politiche e investimenti”. Soddisfatto il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič, che ha ribadito la determinazione a rafforzare ulteriormente il meccanismo di protezione civile dell’Ue, in modo che “in tutta Europa siamo anche collettivamente più preparati per le catastrofi future”.