Domani la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen visiterà la Mauritania, uno dei Paesi più poveri al mondo secondo l’Indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite. La Mauritania ospita il più grande campo per rifugiati maliani, Mbera, la cui capacità sta per essere ampiamente superata. Per oltre un decennio, decine di migliaia di maliani sono fuggiti in Mauritania in cerca di sicurezza a causa della persistente instabilità e violenza nel loro Paese, con prospettive di ritorno molto limitate. Dall’aprile 2023, in seguito al deterioramento della situazione della sicurezza in Mali, la Mauritania sta affrontando un nuovo massiccio afflusso di rifugiati, che si è intensificato nella regione di Hodh El Chargui. Sono state registrate più di 90.000 persone – più dell’intera popolazione del più grande campo profughi siriano del mondo – e presto il campo non sarà in grado di accogliere altre persone. L’afflusso di sfollati sta mettendo sotto pressione le limitate risorse e la coesione sociale delle comunità locali. “Nella regione di Hodh El Chargui c’è un sistema sanitario vulnerabile, con lacune nelle infrastrutture e nei servizi di base che interessano l’intera popolazione, compresi i residenti, i rifugiati e i rimpatriati – racconta Shanti Moratti, direttore di Azione contro la fame in Mauritania –. La mancanza di accesso all’acqua sicura aumenta il rischio di malattie trasmesse dall’acqua e di malnutrizione. Inoltre, la mancanza di pratiche igieniche e sanitarie adeguate contribuisce alla diffusione di malattie diarroiche e aumenta la vulnerabilità della popolazione. È importante notare che queste difficoltà hanno un impatto uguale su tutte le comunità, siano esse ospiti, rifugiati o rimpatriati, il che aggrava le sfide che la regione deve affrontare”.
Secondo i dati del Cadre Harmonisé, nell’ultimo trimestre del 2023, la popolazione in condizioni di insicurezza alimentare è stata stimata in 232.688 persone, pari al 5% della popolazione totale. Nella stagione giugno-luglio-agosto 2024, la popolazione in condizioni di insicurezza alimentare è stimata in 360.000 persone, pari all’8% della popolazione mauritana. La situazione nutrizionale rimane preoccupante, con dati sulla malnutrizione acuta che indicano un tasso di prevalenza nazionale dell’11,6%. Diverse regioni stanno affrontando situazioni nutrizionali che vanno dalla crisi all’emergenza. Si stima che nel 2023 la malnutrizione acuta grave avrà colpito 44.384 bambini sotto i cinque anni.
Azione contro la fame, grazie ai finanziamenti europei (Echo), ha sostenuto 12.000 persone (nuovi arrivati e rimpatriati dalla Mauritania) in modo multisettoriale.