Un anno dopo i terremoti più letali della storia recente di Turchia e Siria, le conseguenze della catastrofe continuano a ripercuotersi sui bambini. Per quelli in Siria, l’impatto è aggravato dagli effetti di una più ampia crisi umanitaria in corso. In tutta la Siria, quasi 7,5 milioni di bambini hanno ancora bisogno di assistenza umanitaria. In Turchia, 3,2 milioni di bambini hanno ancora bisogno di servizi essenziali, con l’Unicef che prevede di raggiungere 1,7 milioni fra i bambini più vulnerabili nel 2024. I due devastanti terremoti iniziali del 6 febbraio 2023, seguiti da migliaia di scosse di assestamento, hanno causato la morte e il ferimento di migliaia di bambini nei due Paesi, hanno lasciato le famiglie senza casa e senza accesso ai servizi essenziali, tra cui acqua sicura, istruzione e cure mediche, e maggiori rischi di protezione per i bambini vulnerabili. L’assistenza umanitaria ha fornito un certo livello di sostegno, ma, soprattutto per i bambini in Siria, i cicli persistenti di conflitti e crisi continuano a mettere a rischio la loro vita e il benessere. In Siria, quasi 13 anni di ostilità, distruzione e continue crisi umanitarie hanno messo i bambini al centro di una delle emergenze più complesse al mondo. Circa il 90% delle famiglie del Paese vive in condizioni di povertà, mentre oltre il 50% è in condizioni di insicurezza alimentare. La crisi economica in corso sta inoltre peggiorando i meccanismi di reazione negativi e colpisce in particolare i nuclei familiari guidati da donne, contribuendo alla normalizzazione della violenza di genere e dello sfruttamento minorile. In Turchia, i terremoti hanno interrotto l’istruzione per oltre 4 milioni di bambini. L’Unicef ha aiutato quasi un milione di questi bambini ad accedere all’istruzione formale e non formale. Sebbene siano stati compiuti grandi sforzi per aumentare l’accesso all’istruzione, molti bambini nelle aree colpite della Turchia rimangono fuori dalla scuola. L’Unicef ha lavorato con i partner del governo e della società civile per rispondere ai bisogni immediati e a lungo termine di 4,7 milioni di persone, tra cui 2,4 milioni di bambini. L’Unicef in Turchia chiede 116 milioni di dollari per continuare il suo lavoro, in Siria sono necessari per il 2024 almeno 401,7 milioni di dollari.