Sacerdoti: card. Gugerotti, “quasi tutte le chiese orientali sono in guerra, preti preparano le valigie per seguire il proprio popolo che emigra”

“Quasi tutte le Chiese orientali sono in un una guerra tragica e drammatica che non vede prospettive, come in altre parti del mondo”. E’ la fotografia con cui il card. Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, ha aperto la sua introduzione al Convegno internazionale sulla formazione dei sacerdoti, in corso in Vaticano fino al 10 febbraio, con la partecipazione di circa mille sacerdoti provenienti da 60 Paesi. “Molti sacerdoti stanno già preparando le valigie per seguire il proprio popolo che emigra perché non vede più speranza nella propria terra”, ha testimoniato il cardinale, spiegando che “essere in minoranza, oggi, è molto difficile”. “Per creare una vera formazione permanente è necessario mettere da parte le analisi e gli schemi e sentire l’estrema generosità di Dio misericordioso, di cui siamo strumenti”, la tesi di Gugerotti, che ha messo in evidenza la dimensione di “paradosso” che appartiene costitutivamente alla tipologia di preghiera delle Chiese orientali, in cui “c’è la descrizione drammatica della miseria umana, non però per un desiderio masochista di essere continuamente testimoni della propria fragilità, ma per essere grembo della grazia di Dio che sovrabbonda dove ha abbondato il peccato”. “Cantare la miseria per cantare la grandezza”, è in sintesi il “paradosso” della preghiera delle Chiese orientali: “la preghiera, come la nostra vita, è una contraddizione voluta”. “Dio Do noi sappiamo poco, possiamo dire poco”, ha osservato il prefetto: “Possiamo soprattutto testimoniare uno stile, che è quello del Buon Samaritano, fatto di incontro e di misericordia. Non sono tanto le parole che convertono, ma il senso del paradosso della salvezza, che si può solo testimoniare ogni giorno, a partire dal respiro nuovo di Dio che ogni giorno ci fa viventi”.

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