Nei prossimi mesi potrebbe accadere che qualcuno vi rubi uno scatto con il suo smartphone. E che da quella foto, in pochi secondi, si possano ricavare tanti vostri dati sensibili, compresi il nome, l’indirizzo e l’accesso a tutti i social media. Tutto ciò potrebbe succedere utilizzando l’app della startup Clearview AI, sulla quale si concentra l’indagine di Kashmir Hill, divenuta un thriller da leggere tutto d’un fiato.
La giornalista del New York Times, che ha lavorato per il Washington Post e il New Yorker, sarà oggi protagonista dell’incontro promosso da Humane Technology Lab (HTLab) dell’Università Cattolica, nel quale sarà presentato il suo libro “La tua faccia ci appartiene” (Orville Press, 2024), in libreria dal 26 gennaio con traduzione di Vittoria Parodi.
Insieme a lei, che da anni si occupa di tecnologia e in particolare delle sue ripercussioni sulla privacy, ci saranno Giuseppe Riva, direttore di HTLab, il Laboratorio dell’Università Cattolica che investiga il rapporto tra esperienza umana e tecnologia, e Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera. Il libro inchiesta di Hill sulle intelligenze artificiali per il riconoscimento facciale esplora i rischi e le potenzialità che sono inevitabilmente connessi. E offre un’indagine su una tecnologia destinata a cambiare la vita di tutti, e sulle sue implicazioni nella nostra vita quotidiana. Appuntamento alla presentazione, oggi a Milano, alle 17.30 nella Sala Negri da Oleggio (largo Gemelli, 1).