Intelligenza artificiale e minori: p. Zollner (Gregoriana), “la sfida è capire che cosa vogliamo come umanità”

“Nella vecchia antropologia del Medioevo l’amore non è legato ai sentimenti, ma è espresso tramite la volontà. Se diciamo di voler bene e di amare le nuove generazioni, i bambini e gli adolescenti, significa voler investire su di loro. Dunque, le grandi compagnie digitali cosa stanno investendo per la sicurezza delle persone più esposte? Guadagnano tanto quanto investono?”. A porre gli interrogativi è questo pomeriggio padre Hans Zollner, preside dell’Istituto di Antropologia, Pontificia Università Gregoriana, in occasione dell’evento “Ci arriva anche un bambino”, promosso a Roma da Telefono Azzurro per il Safer Internet Day 2024. Per i gesuita “occorre investire anche nella formazione degli insegnanti e dei professori e di tutto il personale che è coinvolto nell’educazione”. Inoltre, “considerando l’intelligenza artificiale occorre discernere su cosa corrisponde effettivamente alla nostra visione umano o no. Corriamo sempre dietro allo sviluppo, a tecnologie sempre più rapide e avanzate, senza prenderci il tempo necessario per capire cosa vogliamo come umanità. Questa – ha concluso – deve essere una sfida primaria anche di fronte all’intelligenza artificiale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia