In risposta al clamore suscitato dalle dichiarazioni del presidente colombiano Gustavo Petro, che ha parlato di tentativo di colpo di Stato e di “rottura istituzionale” con parti della magistratura, e in particolare con il procuratore generale Francisco Barbosa, la Conferenza episcopale (Cec) attraverso il proprio presidente, il cardinale Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá, ha invitato “alla calma e al dialogo”. Il porporato, ieri, in un video, a margine dell’assemblea plenaria dell’episcopato, ha esortato il popolo colombiano, i cittadini, i leader politici, sociali ed economici a “essere artigiani dell’incontro e del dialogo. Questo ci aiuta a guarire le ferite e ci permette di guardarci negli occhi e di dialogare”. Il cardinale Rueda ha dato la disponibilità personale e della Chiesa colombiana per accompagnare e facilitare, se necessario, un eventuale dialogo tra i diversi leader del Paese. Ha inoltre ricordato che in Colombia esiste una democrazia e “dobbiamo tutti difenderla, abbiamo istituzioni e dobbiamo rafforzarle e dobbiamo tutti accompagnarci nella soluzione dei conflitti che possono sorgere”. Le dichiarazioni del presidente Petro si sono riferite a quella che il presidente considera come una persecuzione nei confronti sui e del Governo, da parte della Procura generale.