“Esprimo turbamento e preoccupazione per quanto accaduto nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria a Roma. La morte drammatica di un giovane, la rivolta delle persone ristrette, il ferimento del personale pongono domande improrogabili sulle condizioni di vita e di lavoro all’interno della struttura”. Lo dichiara mons. Gianrico Ruzza, vescovo della diocesi di Porto-Santa Rufina, in merito ai fatti accaduti nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria a Roma il 4 febbraio. “Auspico che le autorità responsabili diano risposte risolute e urgenti per tutelare la dignità delle persone che la tradizione civile del nostro Paese deve garantire”, conclude il presule.