“Il martirio di sant’Agata ci dice quanto un cristiano possa essere credibile: non è solo uno che parla, ma è uno che sa essere coerente e sa pagare persino con il dono della propria vita. La luce del martirio è quella che ha dato speranza ai cristiani e ha fatto dire loro: sì, è possibile essere credenti fino in fondo; se è stato possibile per una ragazza come sant’Agata, è possibile per te, per me, per tutti. E la luce del martirio continua ancora oggi, ed è sempre come l’aurora in mezzo al buio: così trent’anni fa don Pino Puglisi, in terra di Sicilia”. Lo ha detto ieri l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, nella messa dell’aurora della festa di Sant’Agata 2024.
“Questa mattina voglio rivolgermi soprattutto alle famiglie, invitando a lasciarsi prendere per mano dal Signore e da Sant’Agata. I mariti siano accanto alle mogli con tenerezza, senza asprezza o, peggio, violenza. Sappiano che il bene di una coppia che rimane unita per tutta la vita, è inestimabile. Gli uomini non insidino altre donne, rovinando altre famiglie e diventando padri di figli che abbandoneranno. E voi mogli, amate i vostri mariti con la stessa fedeltà con cui Sant’Agata ha amato Cristo suo sposo. State attente però: amore non vuol dire subire violenze e tradimenti, essere messe a tacere dai mariti, da suoceri e suocere”, ha affermato il presule, che poi ha invitato i genitori a prendere “mano nella mano” i figli: “Prendere per mano significa accompagnarli nella vita perché siano persone capaci di realizzarsi. Cosa dai a tuo figlio? Lo studio? Allora sarà libero un domani, perché non dovrà piegarsi né ad un imprenditore che lo sfrutta dandogli un salario di fame, né alla mafia che recluta i ragazzi più fragili per renderli uomini che non avranno mai un futuro dignitoso. Sarà libero di votare con la sua testa e di partecipare alla vita democratica senza ricatti. Cosa dai a tuo figlio? Una pistola che lo faccia sentire onnipotente? Non è la strada che ha percorso lo sposo di Sant’Agata, Gesù Cristo”. “Le armi esibite o date ai figli sono il peggior insegnamento che si possa dare, perché con le armi si uccide e anche se ci si diverte lo si fa in una maniera non appropriata la morte. Insegnate ai figli a costruire un futuro, insegnate loro ad amare e servire come Gesù”, ha aggiunto.
“Ci sono famiglie in cui c’è tutto: amore dei genitori, buona educazione, studi avanzati. Cosa manca? Imparare da Gesù a tendere la mano ai poveri e insegnare a servire, a fare del bene agli altri, gratuitamente. Solo i figli, che impareranno questo stile, potranno dare speranza alla società, alla politica, ad un mondo che ha bisogno di autorevoli servitori, alla Chiesa”.