Diocesi: Treviso, ieri la Marcia per la pace con il vescovo Tomasi e l’arcivescovo di Beira, Claudio Dalla Zuanna

Foto diocesi Treviso

Un migliaio le persone, con una punta di 1.400 nella parte finale, che hanno scelto di partecipare, domenica pomeriggio, 4 febbraio, alla Marcia per la pace promossa dalla diocesi di Treviso, che si è snodata dal sagrato della chiesa di Oné di Fonte fino al palazzetto dello sport di Casoni di Mussolente, dove il vescovo Michele Tomasi alle 18.30 ha celebrato la messa. Una pace non astratta, quella invocata e raccontata lungo il percorso di quasi 8 chilometri: “La pace si pensa, si sente, si fa”, lo slogan che ha accompagnato il cammino, con le parole di Papa Francesco e le testimonianze di alcune persone nelle diverse tappe.
Promossa dalla diocesi di Treviso, la Marcia ha avuto il patrocinio dei Comuni di Fonte, San Zenone degli Ezzelini e Mussolente, i territori attraversati dal percorso, i cui sindaci hanno marciato insieme e hanno portato il loro saluto. Hanno preso parte alla marcia anche mons. Claudio Dalla Zuanna, arcivescovo di Beira, in Mozambico, i sindaci dei territori coinvolti e alcuni rappresentati di “Assisi Città della pace”.
Il vescovo Tomasi, alla partenza da Oné di Fonte, ha ringraziato tutti i presenti ricordando che “siamo insieme in cammino per dire che vogliamo impegnarci per la pace, che siamo disposti a portare in questo servizio la nostra intelligenza ‘naturale’, umana, che tiene insieme testa, cuore e mani. Siamo disposti a muoverci per essere persone di pace con gli strumenti che il Signore ci dona. Lui ha donato la sua vita, proviamo anche noi a donarci gli uni gli altri. Insieme è più facile”. Un percorso agevolato, lungo strade, viottoli e piazze, da una bella presenza di volontari (quasi 200) e di Forze dell’ordine.
“La nostra preghiera per la pace trasforma la vita, fa vincere il bene e potrà donare al mondo la pace”, ha detto mons. Tomasi nell’omelia della messa. Anche il vescovo Dalla Zuanna ha salutato i presenti e, dopo aver condiviso alcune riflessioni sulla situazione del Paese africano, ha invitato tutti a esercitare il proprio impegno e ruolo per essere costruttori di pace.

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