Americhe: i vescovi scrivono a Papa Francesco, “molti frutti dal nostro dialogo, esplorate iniziative congiunte su ambiente e migrazioni”

Si è concluso ieri l’incontro dei vescovi delle Americhe, tenutosi negli Stati Uniti, a Tampa (Florida), dal 26 al 28 febbraio. Una tradizione che le Conferenze episcopali dell’intero continente hanno dal 1959. I vescovi presenti, in rappresentanza del Consiglio episcopale latinoamericano e caraibico (Celam) e delle Conferenze episcopali di Usa e Canada, hanno inviato una lettera a Papa Francesco, in cui hanno espresso la loro vicinanza e raccontato ciò che hanno vissuto in questa giornata: “Ci siamo riuniti per tre giorni per pregare e riflettere sul nostro comune compito di evangelizzazione. È stato davvero bello per noi essere qui insieme”.
I vescovi riferiscono di aver avuto “dialoghi approfonditi su una serie di questioni che sappiamo che le stanno a cuore, tra cui le migrazioni, il ministero istituito del catechista, le minacce ecologiche alla nostra casa comune e l’aumento dell’eutanasia”. E di aver riflettuto e condiviso “su come possiamo essere una Chiesa sinodale in missione”, come ci avevano chiesto i cardinali Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, e Jean-Claude Hollerich, relatore generale del Sinodo sulla sinodalità.
“Molti frutti”, secondo i rappresentanti degli episcopati americani, sono emersi dalle discussioni, e “abbiamo iniziato a esplorare le possibilità di varie iniziative congiunte, specialmente sull’ambiente e sulle migrazioni”. Conclude la lettera: “In questi tre giorni la nostra mente e il nostro cuore sono stati con lei, nostro Pastore. La preghiamo di contare sulle nostre preghiere e sulla nostra gratitudine per la sua vita e per il suo ministero petrino”.

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