Lavorare è fare “con” e “per”. Lo sottolineano i vescovi italiani, nel messaggio per la Festa dei lavoratori intitolato “Il lavoro per la partecipazione e la democrazia”, a firma della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, che porta la data del 24 gennaio, ma è stato diffuso oggi, 28 febbraio. “Ognuno partecipa con il proprio lavoro alla grande opera divina del prendersi cura dell’umanità e del Creato – scrivono i presuli -. Lavorare quindi non è solo un ‘fare qualcosa’, ma è sempre agire ‘con’ e ‘per’ gli altri, quasi nutriti da una radice di gratuità che libera il lavoro dall’alienazione ed edifica comunità”.
In questa stessa prospettiva, aggiungono, “l’articolo 1 della Costituzione italiana assume una luce che merita di essere evidenziata: la ‘cosa pubblica’ è frutto del lavoro di uomini e di donne che hanno contribuito e continuano ogni giorno a costruire un Paese democratico”. È particolarmente significativo che le Chiese in Italia siano incamminate verso la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia (Trieste, 3-7 luglio), sul tema “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”. “Senza l’esercizio di questo diritto, senza che sia assicurata la possibilità che tutti possano esercitarlo, non si può realizzare il sogno della democrazia”, osservano i vescovi italiani.