(Strasburgo) “Putin deve rispondere di ciò che ha fatto al mio Paese. Putin deve rispondere di ciò che ha fatto a un Paese vicino e pacifico”, l’Ucraina. “E Putin deve rispondere di tutto ciò che ha fatto ad Alexei”. Yulia Navalnaya, vedova del dissidente russo ucciso in carcere, non usa mezze parole nel suo discorso all’Europarlamento. “Mio marito non vedrà come sarà la bella Russia del futuro, ma noi dobbiamo vederla. E farò del mio meglio per realizzare il suo sogno: il male cadrà e questo bellissimo futuro arriverà”. Un discorso, il suo, segnato da numerosissimi applausi. Commossa, occhi arrossati, Navalnaya ha detto: “Dopo che Putin ha tentato di uccidere Alexei per la prima volta, abbiamo vissuto per diversi mesi nel sud della Germania. Alexei si stava riprendendo dall’avvelenamento, imparando di nuovo a camminare e scrivere. Abbiamo camminato molto, a volte facendo brevi viaggi. In uno di questi viaggi siamo andati a Strasburgo con i bambini… Ora mio marito è morto. Sono tornata a Strasburgo, ma non sono più qui con la mia famiglia. Ora sono qui per rivolgermi a voi, e tramite l’Europarlamento, all’Europa intera”. “Pensavo che nei 12 giorni trascorsi dalla morte di Alexei avrei avuto il tempo di prepararmi per questo discorso. Ma prima abbiamo passato una settimana a recuperare il corpo di Alexei e ad organizzare un funerale. Poi ho scelto il cimitero e la bara. Il funerale avrà luogo domani e non so ancora se sarà pacifico o se la polizia arresterà coloro che saranno venuti a salutare Alessio”.