(Strasburgo) Il Parlamento ha adottato in via definitiva, con 470 a favore di 50 contrari e 105 astensioni, nuove norme in materia di trasparenza e targeting della pubblicità politica a pagamento, “che renderanno – secondo gli obiettivi dichiarati – le campagne elettorali e quelle referendarie più trasparenti e resistenti alle interferenze”. Il regolamento riguarda in particolare gli annunci online, “fornendo nel contempo un quadro per aiutare gli attori politici a comunicare più facilmente in tutta l’Ue”. Secondo le nuove regole, la pubblicità politica dovrà essere chiaramente etichettata. I cittadini, le autorità e i giornalisti “potranno facilmente ottenere informazioni sui motivi per cui sono raggiunti da un annuncio, chi lo paga e da dove, il prezzo dell’annuncio e a quali elezioni o referendum è collegato”. Tutta la pubblicità politica e le relative informazioni saranno archiviate in un archivio pubblico online. Per limitare le ingerenze straniere nei processi democratici europei, la sponsorizzazione di annunci provenienti da Paesi non Ue sarà vietata nei tre mesi precedenti un’elezione o un referendum. Le norme riguardano solo la pubblicità politica remunerata. “Non pregiudicano – si specifica qui a Strasburgo – il contenuto degli annunci politici né le norme sulla condotta e sul finanziamento delle campagne politiche. Le opinioni personali, le opinioni politiche, come qualsiasi contenuto giornalistico non sponsorizzato, o la comunicazione sull’organizzazione e la partecipazione alle elezioni (ad esempio annunci di candidati) da parte di fonti ufficiali nazionali o dell’Ue non sono coperte”. Il relatore, Sandro Gozi, ha dichiarato: “le tecnologie digitali rendono i cittadini più vulnerabili alla disinformazione e alle ingerenze straniere. Ora più che mai, è fondamentale salvaguardare i nostri processi democratici ed elettorali. Le norme adottate oggi svolgono un ruolo fondamentale nell’aiutare i cittadini a discernere chi è dietro un messaggio politico e a fare una scelta informata quando si recano alle urne. Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, esortiamo tutte le principali piattaforme online a iniziare ad applicare le nuove norme il prima possibile”.